Il Labrador Retriever
Sappiamo che sono stati gli Inglesi che hanno introdotto il Labrador nel loro paese verso il 1820. A quell’epoca, si trovavano nell’isola di Terra-Nova due tipi di cani: il terra-nova con il suo cugino il landseer, che deve il suo nome al pittore animalista Landseer, e il cane, più piccolo e dal pelo piu‘ corto, doveva essere sicuramente il progenitore del Labrador.
Questi cani erano utilizzati dai pescatori di terra-nova per recuperare le reti da pesca come pure i pesci che vi sfuggivano.
Un’altra leggenda vuole che il primo Labrador venuto in Inghilterra fosse scappato da una nave che trasportava merluzzo, saltando fuori bordo nel Dorset.
Ma in realtà, è nel 1820 che il Labrador fu portato da Terra-Nova e si possono citare due allevatori canini: Lord Malmesbury e Lord Scott, che furono i precursori. Il primo fu stupito dalle sue attitudini al riporto constatando che che questo cane serviva anche, in caso di naufragio, a riportare i relitti che galleggiavano.
A quell’epoca, il Labrador era di taglia maggiore che quella attuale. Per migliorare le sue qualità naturali e renderlo più snello, lo si incrociò con dei pointer a pelo corto. Il risultato ricercato era di creare un animale atto ad inseguire la selvaggina, con una altezza più bassa che gli permettesse maggiore mobilità e il suo pelo più corto gli permetteva di asciugarsi più velocemente.
I colori: nero, marrone, giallo (quest’ultimo con diverse tonalità da chiaro a biondo).
Il carattere del Labrador Retriever
Al di là delle sue prestazioni acquatiche, ha un fiuto eccezionalmente sviluppato. Utilizzato dai servizi doganali in numerosi paesi per il reperimento di stupefacenti, di ordigni esplosivi o di macchine infernali e armi impiegati dai terroristi, è di un’efficienza stupefacente.
Per la caccia, il suo istinto al riporto, il suo „buon naso“ per ritrovare la selvaggina come pure la memoria visiva per reperire i luoghi dove è caduta la cacciagione, fanno la fierezza e la gioia del cacciatore.
Di corporatura abbastanza rustica, è di una resistenza notevole. All’epoca del campionato svizzero dei cani da valanga a Diablerets, siamo stati meravigliati dalla velocità di esecuzione e la riuscita saettante nella scoperta dei sepolti dell’unico Labrador presente alla gara.
Questo cane è inglese, non stupisce quindi che sia calmo e flemmatico, assolutamente britannico, qualità che permette di essere paracadutista nell’esercito del suo paese, e di possedere con la sua matricola xxx il suo proprio paracadute. Avviso agli appassionati di questo sport che volessero possedere questo cane.
Del suo comportamento, ci si accorge che è silenzioso, non abbaia se non a buon motivo e solo in certe occasioni. Se sa farsi rispettare, quando si abusa di lui, mostrandovi forse i suoi denti in segno di avvertimento, per contro non è mai aggressivo e assolutamente non attaccabrighe, è il tipico cane da compagnia. Dà l’impressione di farsi in quattro per farvi piacere, ma attenzione, sa pure essere ostinato e testardo! Occorre una buona educazione di base, già da cucciolo.
Lo Standard del Labrador Retriever
ASPETTO GENERALE: di costituzione robusta e compatta, molto attivo. Il cranio è largo. Il petto e il costato sono ampi e profondi. I reni e il treno posteriore sono larghi e possenti. Il pelo è corto e fitto, piuttosto ruvido al tatto, il sottopelo è resistente ed impermeabile.
CARATTERISTICHE: buon carattere e molto agile, fiuto eccellente, bocca morbida. Grande passione per l’acqua. Compagno fedele, adattabile ad ogni circostanza.
TEMPERAMENTO: intelligente, esuberante e docile, non chiede che di compiacere. Natura amichevole, senza alcuna traccia di aggressività ; non deve comunque essere timoroso.
TESTA E CRANIO: cranio largo; stop ben marcato. Testa ben modellata, senza guance carnose. Mascelle di media lunghezza, potenti. Tartufo è largo, le narici ben sviluppate.
OCCHI: di dimensioni medie, che esprimono l’intelligenza e il buon carattere. Colore castano o nocciola.
ORECCHIE: ne grandi ne appesantite, aderenti alla testa con attaccatura piuttosto arretrata.
MASCELLE: le mascelle e i denti sono forti e presentano una articolazione a forbice perfetta, regolare e completa, ciò significa che gli incisivi superiori ricoprono quelli inferiori in un contatto stretto.
COLLO: disegno netto, possente e solido, che diparte dalle spalle ben piazzate.
ARTI ANTERIORI: spalle lunghe ed oblique. Arti anteriori di buona ossatura e dritti dal gomito al suolo, sia visti di fronte che di profilo.
CORPO: petto largo e ben disceso con costole in pieno petto. La linea superiore è orizzontale. I reni larghi, corti e possenti.
ARTI POSTERIORI: ben sviluppati senza inclinazioni verso la coda. Ginocchi ben flessi. Garretti ben sviluppati e perpendicolari al suolo.
ZAMPE: rotonde e compatte, dita ben arcuate e cuscinetti molto sviluppati.
CODA: elemento caratteristico della razza; molto spessa all’attaccatura assottigliandosi progressivamente verso l’estremità. Di media lunghezza , priva di frange ma ricoperta interamente da un pelo corto, spesso, denso che da l’apparenza di rotondità detta „coda di lontra“. Può essere portata allegramente ma non deve incurvarsi verso il dorso.
ANDATURA – MOVIMENTO: andatura sciolta con falcate lunghe. Gli arti anteriori e posteriori si spostano su di un piano parallelo all’asse del corpo.
PELO: il pelo è un altro elemento caratteristico del Labrador. E‘ corto e spesso, senza ondulazioni ne frangiato. Al tatto è un po‘ ruvido, il sottopelo è resistente alle intemperie.
COLORE: completamente nero, giallo, marrone (fegato-cioccolato). Il giallo va da una tonalità crema al rossiccio (della volpe). Una piccola macchia bianca sul petto è ammessa.
TAGLIA: altezza ideale al garrese da 56 a 57 cm per il maschio, da 54 a 56 per la femmina.
DIFETTI: ogni discrepanza a ciò che precede viene considerato come difetto e verrà penalizzato in funzione della sua importanza.
N.B.: i maschi devono avere i due testicoli ben discesi e di apparenza normali.